La Federcalcio spagnola ha espresso il proprio disaccordo con il decisione del governo spagnolo di non includere al momento le partite di calcio femminile nel Pool.
Il Governo non ha chiuso i battenti, ma ha risposto alla richiesta del gruppo Popolare, di cui al momento non si hanno previsioni concrete per il futuro.
Decisione inaspettata
La decisione è stata del tutto inaspettata per l’AFE dallo scorso ottobre dal Congresso dei Deputati è stato annunciato proprio che per la prossima stagione Quiniela avrebbe disputato partite della Lega femminile. La proposta è arrivata dal banco popolare ed è stata approvata all’unanimità.
L’obiettivo di AFE era quello di dare maggiore visibilità al calcio femminile e per questo, nell’estate 2019 hanno lanciato la campagna #QuinielasEnFemenino in quanto la consideravano una mera questione di uguaglianza.
Considerano che fa male al calcio femminile
Da AFE hanno dichiarato di essere totalmente contrari a questa decisione perché la considerano dannosa per le calciatrici, principalmente perché il Pool è una fonte di guadagno per i club che nel caso del calcio femminile, che richiede molte più risorse, sarebbe molto più utile.
AFE ha criticato la posizione del governo con il suo discorso sulle linee generali sull’uguaglianza, ma quando viene respinto, si arrende e fa un passo indietro. Citano come esempio che, ad esempio, sono state incluse le partite della nazionale, senza che quello spazio fosse occupato dalle partite del campionato femminile.
Da AFE hanno espresso l’intenzione di continuare a lavorare in questo modo in modo che in futuro Quiniela disponga di partite nella Women’s League.
La comunità di Quiniela non la pensa allo stesso modo
La decisione, tuttavia, è stata accolta come qualcosa di positivo nella comunità di quinielistas e peñas.. Il motivo è che in una fase di caduta della collezione Pool ai minimi storici sarebbe un errore inserire feste che non hanno interesse a scapito degli altri, in quanto renderebbe il gioco ancora meno interessante.
Ritengono inoltre che la loro posizione non sia dovuta a questioni di disuguaglianza o di genere, ma piuttosto a risposte a una semplice questione di spettacolo e alcune feste sono semplicemente più spettacolari di altre.